Un gruppo di donne, accomunate dalla bellezza e dalla disinvoltura nei rapporti con gli uomini, si trova in breve tempo unito da un intreccio impressionante di delitti.
Infatti per coprirne uno è gioco forza compierne un altro e poi ancora, in una serie apparentemente inarrestabile.
Né possono sfuggire investigatori, carabinieri, poliziotti che a vario titolo si trovano impigliati nella vischiosa rete delle ragazze.
Nel solco delle più classiche signore omicidi.
Ma alla fine trionferà una giustizia, strana, non così giusta, ma gradita ed accettabile per il lettore. Il quale, ne siamo certi, solidarizzerà con le simpatiche assassine.
Tutto avviene nell’arco di poche settimane, sebbene l’incalzare degli eventi sembri allungare i tempi di svolgimento delle azioni criminose.
Si perde a volte la traccia in un turbinio di automobili scambiate e ridipinte, di congelatori fantasma, di roghi che nascondono le prove, di marchette ed altre delizie.
Pesce non smentisce la sua vena di scrittore di storie pruriginose, dove il gentil sesso tende, salvo qualche eccezione, ad avere la meglio sulla sorte avversa e sul potere maschile.
Memorabile in questo senso l'altro romanzo, "Coccole e pallottole" oppure la storia dei padani sfigati.
I colpi di scena sono continui, come incessanti sono le piccanti avventure galanti del famelico gruppo muliebre.